domenica 24 aprile 2011

Pane e frittata (Basilicata coast to coast)


Il pane e frittata di mia madre
non si batte,
perché non è che bastano due fette di pane e la frittata per fare
il pane e frittata che fa mia madre.

Se al pane e frittata che fa mia madre gli levi mia madre,
rimane un panino con la frittata
generico, semplice, banale, ordinario.

Se invece al pane e frittata che fa mia madre gli levi il panino con la frittata, rimane
mia madre.

Che può sempre farmene un altro
che magari le viene meglio,
o peggio.

Lì uno può sempre fare dei paragoni
oltre al gusto del pane con la frittata c'hai il gusto della sorpresa
dell'imprevisto, che è il sale della vita
e anche di quel pane e frittata.

Il pane e frittata senza mia madre è orfano,
è un panino senza background, senza memoria, senza cultura
è un panino che li per li ti sfama pure,
però non ti appassiona,
non ti fa crescere.

Il pane e frittata senza mia madre è un panino ripieno di un vuoto
e alla fine lo senti,
quel retrogusto
di un gusto
che non è il tuo.



Ingredienti per 4 persone
  • 8 fette di pane casereccio
  • 6 uova
  • un chilo di spinaci
  • una cipolla piccola
  • 200 gr. di prosciutto cotto
  • grana padano
  • una noce burro
  • un cucchiaio olio extravergine di oliva
  • sale e pepe
Pulite e lavate bene gli spinaci, spellate e tritate la cipolla e fatela rosolare in una padella con una noce di burro e un cucchiaino di olio. Unite gli spinaci senza scolarli, coprite e fate cuocere una paio di minuti. Togliete quindi il coperchio, alzate il fuoco, regolate di sale e pepe e fate cuocere per altri 2 minuti. Mettete ora la verdura in uno scolapasta, lasciatela intiepidire, strizzatela a tritatela grossolanamente.
Rompete le uova in una terrina, salate, pepate e sbattetele. Unite la ricotta a pezzetti, 2 cucchiai di grana e gli spinaci. Mescolate bene con la forchetta. In una padella antiaderente fate sciogliere una noce di burro con dell’olio e versatevi metà delle uova, quindi fate cuocere questa frittata per 3 minuti, poi, aiutandovi con un coperchio piatto, rigiratela e fate cuocere per altri 3 minuti
Una volta fredda tagliate delle porzioni da disporre tra le fette del pane casereccio.
Per gustarlo a pieno dovete aspettare qualche ora in modo che "sponza", ovvero la frittata si mischia col pane e diventa tutt'uno.
Non si capisce dove comincia il pane e finisce la frittata.



sabato 2 aprile 2011

La teoria di Lacan



David Gale: Coraggio riflettete, voglio che frughiate nelle vostre menti e diciate a me e a tutti noi su che cosa vertono le vostre fantasie.
La pace nel mondo? (silenzio)...lo sapevo.
Forse sognate la fama a livello internazionale.
O magari sognate di vincere il premio Pulitzer, un giorno.
O il premio Nobel per la pace.
O il Music Award di MTV?
O invece sognate di abbordare qualche bel camionista apparentemente rozzo, ma segretamente fremente di nobile passione e desideroso di darvene prova tangibile?
Kimberly: Io ne prendo due!
David Gale: Come dici?
Kimberly: Io ne prendo due!
David Gale: Kimberly ne prende due!
Hai compreso la teoria di Lacan. Le fantasie non devono essere mai realistiche, poiché nel momento in cui otteniamo quello che cerchiamo, non lo vogliamo, non possiamo volerlo più.
Per poter continuare ad esistere, il desiderio deve avere i suoi oggetti eternamente assenti. E non è quella cosa che noi vogliamo, ma la fantasia di quella cosa; quindi il desiderio alimenta solo fantasie utopistiche.
Questo è ciò che intende Pascal quando dice che, noi siamo veramente felici solo quando sogniamo ad occhi aperti la futura felicità. O perché diciamo, vale più la caccia che la preda o sta attendo a quello che desideri, non perché lo otterrai, ma perché sei destinato a non volerlo più una volta ottenuto.
Quindi l’insegnamento di Lacan è che, vivere secondo i desideri non vi renderà mai felici.
Per essere pienamente umani bisogna cercar di vivere secondo le nostre idee e i nostri ideali, non certo misurando la vita in base a quanto avete raggiunto di quello che desideravate ma, in base ai piccoli momenti d’integrità, compassione, razionalità, a volte anche di sacrificio.
Perché alla fine, se vogliamo davvero misurare il significato della nostra vita, dobbiamo dare valore alla vita degl’altri.

The life of David Gale