martedì 27 marzo 2012

Il silenzio degli innocenti, la sfinge e Salvador Dalì



La locandina del famoso psycho-thriller "Il silenzio degli innocenti", di Jonathan Demme, a prima vista è soltanto l'immagine del volto di una donna con una falena che le copre le labbra, sul dorso della quale si vede l’immagine di un teschio.

L’insetto in questione è la sfinge testa di morto (acherontia atropos), un particolare tipo di lepidottero che, ancora in stadio di crisalide, il serial killer Buffalo Bill inserisce nel cavo orale delle sue vittime.
La macchia a forma di teschio sul torace ha fatto in modo che questa falena guadagnasse una reputazione negativa, ispirando associazioni con il mondo soprannaturale e con il maligno. Secondo numerose superstizioni, essa è messaggera di guerra e pestilenza, portatrice di sfortuna, arreca gravi disgrazie e morte nelle case in cui vola.

In realtà, il teschio appena accennato in natura è un’illusione ottica, e in verità è formato dai corpi contorti di sette donne completamente nude.


Nel 1951 Philippe Halsman, su disegno del pittore spagnolo Salvador Dalì, scattò la fotografia "In Voluptas Mors" che ritraeva i corpi di sette donne svestite in una posa che, vista da lontano o con disattenzione, poteva far pensare ad un teschio


Mettendo a confronto le due immagini la somiglianza è palese, tanto da far pensare ad una ben consapevole citazione.

1 commento:

  1. NOOOOOO!!! MA CHE STORIAAAAA!!!! quindi è un omaggio a Dalì? pazzesco!!!

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